Wednesday, September 20, 2006

INDICAZIONI PER LA REVISIONE DELLE RELAZIONI

Occorre sempre mettere una introduzione che deve contenere almeno tre paragrafi: a) il problema (o i problemi) che si intende affrontare nella relazione; b) la motivazione del lavoro di ricerca che viene presentato; c) la ripartizione della relazione

Occorre sempre mettere un capitolo di conclusione, ampio e articolato, ove si devono riassumere i risultati principali cui si è giunti.
Occorre assicurare la massima coerenza tra quanto scritto nella Introduzione e quanto scritto nelle conclusioni.

Prima di procedere ad affrontare un qualsiasi concetto che sia centrale per l'indagine svolta occorre definirlo in maniera esauriente; se necessario occorre discutere e approfondire i problemi di definizione incontrati (citando le varie fonti) in un paragrafo apposito.

I titoli delle varie parti (capitoli, paragrafi...) devono sempre essere indicativi del contenuto (evitare titoli fantasiosi, metaforici, ecc...).

L’indice presentato deve corrispondere rigorosamente ai capitoli e paragrafi, appendici, etc.. ; i titoli delle varie parti vanno fedelmente ripetuti nel testo.

Il testo va raggruppato (o spezzato) in unità elementari di significato (paragrafi) le quali iniziano con un rientro e si concludono con il “punto a capo” (un paragrafo può contenere parecchie proposizioni). I paragrafi possono essere lunghi anche mezza pagina. Ogni paragrafo deve comunicare al lettore un'idea fondamentale o un blocco unitario di informazioni.

Evitare di usare il “noi” (abbiamo detto, abbiamo trovato, abbiamo pensato...); usare uno stile impersonale.

Il dizionario posto in appendice deve contenere tutti i termini rilevanti e le definizioni devono essere esaurienti.

La cronologia deve contenere tutte le date rilevanti e deve essere esauriente.

Rispettare sempre rigorosamente le norme per la bibliografia (sistema “autore – data”).

Non usare mai il presente storico.

Evitare i toni retorici, enfatici, le domande retoriche, gli svolazzi...

Dove il testo è stato copiato letteralmente (e non sintetizzato), occorre sempre mettere le virgolette e citare la fonte (con il sistema “autore – data”, oppure mettendo le note a piè di pagina). Occorre sempre citare il testo di riferimento quando si enunciano teorie o interpretazioni di altri.

Mettere in nota a piè di pagina o in appendice tutto ciò che non è rigorosamente necessario allo sviluppo del discorso; evitare, in particolare, lungaggini, aneddoti, cronache, fatti e fatterelli che non siano essenziali.

Le norme tipografiche vanno rispettate rigorosamente:
– il testo va sempre giustificato (allineato sia a destra che a sinistra);
– le formattazioni e le spaziature tra titoli e testo devono essere uniformi (vedere esempi);
– mettere sempre i rientri all’inizio del paragrafo;
– i termini stranieri (non di uso comune) vanno in corsivo;
– la punteggiatura deve immediatamente seguire senza spazi l’ultima parola (così; non così ;)
– uniformare l’uso delle maiuscole per i termini storici, geografici, ecc..; uniformare lo stile per indicare le date, i secoli, ecc..
- onde evitare difformità, usare sempre il "times new roman" corpo 12 (vedere il modello sul sito)

Le pagine vanno numerate (sulla prima pagina non va scritta la numerazione).

Le eventuali illustrazioni devono essere pertinenti al discorso e devono essere messe in appendice; lo stesso dicasi per gli schemi (a meno che schemi e illustrazioni non siano commentati nel testo). Scartare le illustrazioni meramente ornamentali.

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